Sono Giorgio Conte, coadiutore salesiano, nato a Torino, ma vengo da Castelnuovo Don Bosco dove ho frequentato le scuole medie e la scuola di formazione professionale per le arti grafiche.

La mia vocazione missionaria è nata in maniera un po’ particolare, quando sono diventato salesiano la missione salesiana in Kenya era gestita dall’Ispettoria di Torino e i miei superiori decisero di mandarmi là per svolgere un tirocinio in grafica, successivamente per varie vicissitudini mi sono ritrovato a insegnare falegnameria, mio padre era falegname, aveva già lavorato con i salesiani e io avevo imparato il mestiere grazie a lui.

Negli anni la grafica e la falegnameria sono state due delle attività principali che ho svolto in missione, e oggi sono incaricato della tipografia della Casa salesiana di Makuyu in Kenya.

Da anni lavoro al fianco di ragazzi e ragazze gestendo la tipografia di Makuyu, sono responsabile sia della formazione professionale che della produzione, utile per mantenere la missione.

Credo fortemente nella formazione e nell’arte di insegnare un mestiere ai tanti giovani che frequentano la nostra opera. Imparare un mestiere per la maggior parte dei ragazzi significa poter approcciarsi al mondo del lavoro e riuscire ad aiutare la propria famiglia. Significa poter mangiare tutti i giorni e non soffrire di fame.

La sfida della formazione e dell’educazione per noi salesiani a Makuyu è grande, per questo ogni giorno lavoriamo per poter trasferire conoscenze ai nostri ragazzi, al fine sia di migliorare le condizioni di vita delle tante famiglie povere della zona sia di contrastare il fenomeno molto diffuso della corruzione. Riuscire a dare valori positivi che possono dar loro la forza per andare controcorrente e contribuire a sviluppare il tessuto economico e sociale del luogo in cui vivono è una nostra missione, che piano piano sta già vedendo i frutti.