
Chi sono
Nome | Sergio Bergamin |
Data di nascita | 6 marzo 1953 |
Luogo di nascita | San Martino di Lupari (PD) |
Data di ordinazione | 9 settembre 1981 |
Terra di missione | Costanza - Romania |
Sono don Sergio, uno dei 3 padri che fanno parte della comunità salesiana di Costanza, città situata sulla costa occidentale del mar Nero. La nostra è una comunità unita e qui con padre Giorgio e padre Cornelius continuo l’attività che da anni porto avanti per i ragazzi a rischio della città. Attività che ha preso il via alla fine degli anni 90 insieme a don Sergio Dall’Antonia, dopo che l’arcivescovo di Bucarest ha incaricato noi figli di Don Bosco di farci promotori di un nuovo futuro per i bambini e i giovani della Romania, cominciando proprio dalla città di Costanza. A partire dal primo oratorio in spiaggia fino ad arrivare all’attuale oratorio e centro giovanile in cui i giovani si sentono a casa, da sempre il clima di famiglia traspare dall’azione educativa e di accoglienza che gli offriamo.
La mia vita è stare con i giovani, giocare con loro, accompagnarli nella loro crescita ed essere un punto di riferimento oggi e anche quando saranno più grandi, perché ho visto in questi anni che si crea tra noi un clima di amicizia veramente speciale che continua nel tempo.
La mia missione
Mi piace essere alla guida della casa salesiana nel quartiere Ville Noi di Costanza. Una casa gialla in un quartiere popolato da tante famiglie con bambini, da tanti giovani che trovano da noi amicizia e disponibilità nell’ascoltarli, trovano uno spazio per lo sport, il gioco, l’aggregazione. Qua offriamo formazione ai giovani che cercano un inserimento lavorativo, offriamo assistenza dopo la scuola e uno spazio ricreativo, e oltre all’oratorio e all’attività importantissima dell’estate ragazzi noi salesiani abbiamo il compito di seguire e sostenere le 2 case famiglia Claudia e Michele Magone all’interno del nostro centro, dove le nostre educatrici aiutano veramente col cuore e con la loro professionalità ed esperienza i minori che arrivano da situazioni di abbandono o di gravi difficoltà familiari. Poi, ancora oggi, mantengo il dialogo e l’amicizia con gli ex-ragazzi di strada, che vivevano anche nei tombini per sfuggire dal freddo dell’inverno, e che con l’aiuto dei confratelli e di tanti volontari ho aiutato nel trovare un’alternativa alla strada, offrendo loro gli spazi del nostro centro e il nostro sostegno per tutte le necessità e le cure necessarie.
Sono grato a chi mi ha supportato nella crescita della nostra attività qua a Costanza e spero di poter essere in salute il più possibile per continuare a dispensare aiuti e speranza a tanti ragazzi.