L’accoglienza post incendio nella baraccopoli di Susan’s Bay

Ci ricordiamo come se fosse ieri il messaggio inviatoci dai missionari in Sierra Leone la sera del 24 marzo 2021, quando un enorme incendio scoppiò nello slum della comunità di Susan’s Bay, la baraccopoli più grande e popolosa del Paese. Fiamme altissime coinvolsero oltre 7 mila persone nella periferia di Freetown, lasciando 1.597 famiglie, tra cui centinaia di bambini, senza più nulla, 500 baracche costituite da lamiere e teli di plastica andarono in fumo in poche ore.
Nonostante la rapida risposta dei soccorsi, la mancanza di strade di accesso ha reso molto difficile il lavoro delle autopompe per domare l’incendio e successivamente alle operazioni di spegnimento centinaia di persone sfollate e vulnerabili sono state lasciate sole in balìa di se stesse, in un luogo in cui non esistono scuole, fognature, strade e fonti idriche.

Per questo i Figli di Don Bosco della comunità del Don Bosco Fambul si sono subito attivati per portare soccorsi agli abitanti Susan’s Bay distribuendo materie prime indispensabili come alimenti per neonati (latte, farine, pannolini, prodotti per l’igiene), cibo e cure mediche. La famiglia salesiana ha messo in piedi un piano di emergenza volto a garantire accoglienza a 150 persone, fornire un tetto a chi aveva perso tutto, un rifugio temporaneo alle vittime più vulnerabili del disastro, vale a dire: le madri che allattavano e i loro lattanti, le donne incinte, le vedove, gli orfani e i bambini abbandonati, i genitori single e le vittime gravemente ferite o malate colpite dall’incendio. Sono stati distribuiti vestiti e abbigliamento di ogni genere a chi era rimasto senza niente, con addosso solamente i vestiti che indossava la terribile sera.

Attraverso la professionalità degli assistenti sociali, il Don Bosco Fambul ha garantito supporto psicologico, sessioni di consulenza di gruppo e individuali per le vittime, sessioni psicoterapeutiche per vittime altamente traumatizzate e per lavorare sulla guarigione del trauma.
I bambini e le bambine accolte nel Centro ogni giorno venivano coinvolti con giochi e attività sportive per farli distrarre e promuovere il benessere sociale ed emotivo in seguito ai traumi che hanno vissuto. È stata fornita assistenza per il trasporto, la distribuzione di materiale didattico e il pranzo ai ragazzi e i bambini che andavano a scuola. Sono stati organizzati corsi di formazione professionale per i giovani che non stavano seguendo nessun percorso formativo: 10 ragazze hanno intrapreso un corso di produzione di perline, 11 un corso formativo nel campo della ristorazione e 15 un corso per diventare parrucchiera.
Grazie al vostro prezioso aiuto in risposta al nostro appello, i Figli di Don Bosco sono inoltre riusciti a garantire a 150 vittime aiuti economici sotto forma di pagamento di tasse scolastiche, affitti, supporto per la formazione professionale e per iniziare a intraprendere un nuova attività generatrice di reddito.

Grazie ancora di cuore a nome di tutti i missionari salesiani!

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