Nel piccolo villaggio di Nisithu, nella provincia di Gumbo, i salesiani hanno costruito recentemente un piccolo prefabbricato con quattro aule. Una scuola semplice e spartana che è stata letteralmente presa d’assalto dalle famiglie del villaggio, desiderose di garantire un’istruzione ai propri figli, che si accalcano nelle classi, occupando tutti i banchi disponibili. Per loro, per i bimbi di Nisithu, andare a scuola significa non solo imparare a leggere e a scrivere, ma anche avere un pasto garantito, acqua potabile con cui dissetarsi e piccole cure sanitarie. La scuola per loro è futuro, per sé e per il proprio Paese.
I missionari salesiani sono al fianco dei sud sudanesi da quasi quarant’anni. Hanno supportato la popolazione durante l’interminabile guerra che ha messo a ferro e fuoco il Paese e che, malgrado l’armistizio, di fatto continua. Morti, profughi, sfollati, feriti… la popolazione del Sud Sudan è fatta di vittime inermi da troppo tempo. I salesiani vogliono assegnare ai bambini del Paese un ruolo diverso: quello di protagonisti del futuro. E lo fanno mandandoli a scuola.