Ottobre mese missionario: l’attenzione per quanti decidono di dedicare la loro vita all’aiuto di uomini, donne e bambini in terra di missione è sempre accesa e lo dimostra la grande sensibilità che i sostenitori di Missioni Don Bosco hanno manifestato, inviando messaggi di solidarietà e sostegno ai partenti.
I 28 nuovi missionari che domenica 30 settembre sono stati i protagonisti della 149ma Partenza Missionaria Salesiana hanno trovato ad accoglierli a Valdocco una piccola selezione delle migliaia di bigliettini con pensieri, preghiere, suggestioni a loro destinati. In molti si sono rivolti a loro chiamandoli “fratelli”, “ragazzi”, “giovani”, dedicando parole di affetto (“vi voglio bene”, “vi penso”). Nei messaggi sono comparsi appellativi che qualificano i missionari come “angeli”, “operai buoni nella messe del Signore” (o “vignaioli nella sua vigna”), “strumenti per far conoscere l’amore di Dio”.
A scrivere sono stati bambini, come Matilde, di 10 anni, ma anche anziani, come una bisnonna di 95 anni o un giudice di 98 e tanti sostenitori e sostenitrici che non volevano mancare l’occasione di esprimere la loro vicinanza ai partenti in un momento così significativo qual è l’inizio, carico di ansie e timori, ma anche di grande emozione.
Li hanno esortati a stare accanto e dalla parte dei poveri, dei dimenticati, dei bisognosi, degli ultimi, di bambini e anziani. Ma anche a tenere vivo l’entusiasmo nonostante le avversità e a non perdere il sorriso, anzi a regalarlo.
A insegnare a quanti incontreranno ad amare i loro paese e a nutrire orgoglio per le loro radici, ovunque esse siano.
Ad abbandonare le aspettative per assaporare il viaggio e lasciarsi sorprendere.
A far sempre leva su ciò che unisce.
La fiducia nell’azione dei missionari e nel valore della loro testimonianza è un bel segnale che incoraggia e sprona ad andare sempre più verso le periferie del mondo. L’impegno concreto, la dedizione quotidiana, la cura delle relazioni che contraddistinguono la scelta missionaria sono un faro per molti amici e benefattori di Missioni Don Bosco. Uno di loro, a questo proposito, ha lasciato scritto in un messaggio: “Dai salesiani ho appreso che non sono le prediche a indicare la strada, ma gli esempi”.
Quelli del missionario sono una scelta e un dono di amore capaci di far fiorire nelle terre dove operano frutti inaspettati, perché sono guidati da un cuore generoso e dalla fiducia nel futuro. È anche grazie a loro che si può credere che un modo diverso e migliore sia possibile.
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