Huambo, una nuova missione salesiana in Angola

In Angola i salesiani nel 2021 hanno celebrato i 40 anni della loro presenza. Nella sola capitale, Luanda, sono ben otto le opere salesiane che si prendono cura di parrocchie, oratori e case di accoglienza, con un impegno costante nei confronti delle fasce di popolazione di più deboli.
L’inflazione del 2019 ha acuito il divario tra le classi sociali in una nazione ricchissima di risorse naturali ma che vive, come molti altri paesi africani, una dicotomia estrema tra ciò che viene prodotto e la reale ricaduta in termini di benessere per le persone.
Anche in Angola la pandemia ha avuto un impatto importante e il Paese si è trovato a dover affrontare un’emergenza sanitaria che si è assommata ad altre malattie già presenti, in primis la malaria.

A fianco della capitale Luanda, una città moderna dove si passa senza soluzione di continuità dai grattacieli del centro ai quartieri periferici più poveri, esiste l’Angola delle zone rurali, dove le persone vivono di agricoltura di sussistenza, di lavoretti giornalieri e di piccoli commerci: in questo contesto la necessità di contare solo sulle proprie forze – tipico delle grandi città come la capitale angolana – lascia il posto al ruolo dei villaggi, in cui il singolo partecipa attivamente alla vita della comunità creando una rete informale di mutuo soccorso.

Nell’agosto del 2021 il vescovo locale ha accolto i salesiani nella città di Huambo, 600 km dalla capitale Luanda, chiedendo loro di fondare una nuova missione. Un direttore, un economo, un tirocinante e 7 volontari compongono la prima comunità salesiana di Huambo che, accanto al lavoro di cura pastorale per la popolazione, si impegneranno per dare una risposta concreta alle necessità più impellenti. Nel territorio della parrocchia si stima che vivano circa 100.000 persone e attorno alla missione esistono una quindicina di villaggi.
Nel prossimo futuro l’opera salesiana si concentrerà soprattutto per fornire opportunità di crescita a bambini, giovani e donne e successivamente si metterà in campo un’offerta formativa di tipo tecnico professionale che terrà conto del contesto ambientale e si svilupperà principalmente nell’ambito dell’agricoltura e dell’allevamento.

Le proposte educative che verranno messe in atto comprendono una scuola primaria, dei corsi di alfabetizzazione per circa 2000 donne, una rete di oratori in cui più di 5000 bambini nei vari villaggi potranno giocare e trovare un ambiente accogliente, mentre la cura pastorale è stato il primo passo con cui i missionari salesiani hanno dato vita alla loro presenza.

Le necessità di una nuova missione sono tantissime, a partire dalla costruzione delle infrastrutture, al loro allestimento e al grande lavoro per inserirsi e farsi conoscere nella comunità, stabilendo un clima cordiale di collaborazione. La piccola famiglia salesiana composta da Padre Martín Lasarte, padre Santiago Christofersen (missionari in Angola da diversi anni) e altri confratelli sta ricercando una sua autonomia anche attraverso l’allestimento di un piccolo orto con annesso un allevamento di galline, in questo seguendo le orme dei locali, che in questo primo periodo sono stati di grande aiuto contribuendo con il lavoro alle prime costruzioni.

C’è ancora tantissimo da fare ma la strada intrapresa è quella giusta e Missioni Don Bosco sarà al fianco di questa neonata missione per aiutarla a crescere e a rivestire un ruolo importante per la popolazione.

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