“Hic Domus Mea”: ha 150 anni la casa di Maria Ausiliatrice

Il 9 giugno 2018 ricorre il 150° anniversario della consacrazione della Basilica di Maria Ausiliatrice, a Torino.

La storia della nascita di questa imponente Basilica è colma di carisma: nata per volontà della Madonna stessa, espressa attraverso un sogno al giovane Don Bosco nel 1844, la Chiesa venne spiegata non solo nelle sue parti, ma anche nel luogo esatto in cui doveva essere edificata. Senza risorse da investire, il Santo dei giovani era convinto che «è la Madonna che vuole la Chiesa; essa penserà a pagare» (MB 7, 372). E così avvenne.

I lavori iniziarono nell’estate del 1863, con solo 4.000 lire investite nelle fondamenta. Ma come in altre situazioni, anche questa volta Don Bosco non ebbe paura di impegnarsi per soddisfare la richiesta della Madre Celeste. Rimase impresso a tal proposito nelle cronache salesiane un piccolo aneddoto di quegli anni: a metà 1864, a sterro ultimato, il capomastro Buzzetti invitò don Bosco a collocare la prima pietra. Al termine della funzione il Santo si rivolse all’impresario e disse: “Ti voglio dare subito un acconto per i grandi lavori. Non so se sarà molto, ma sarà tutto quello che ho”. – Così dicendo tirò fuori il borsellino, l’aprì e lo versò l’intero contenuto nelle mani del capomastro. Quale fu la sua meraviglia del Buzzetti e quella di tutti coloro che lo avevano accompagnato quando non si trovarono che otto poveri soldi. Don Bosco sorridendo soggiunse: “Sta’ tranquillo; la Madonna penserà a provvedere il danaro conveniente per la sua chiesa. Io non ne sarò che l’istrumento, il cassiere. – E volgendosi a quelli che gli erano intorno, concluse:Vedrete!” (MB 7, 652).

Grazie alla generosità dei benefattori il 9 giugno 1848 avvenne la solenne consacrazione della Chiesa. Di tutto, Don Bosco non si attribuiva alcun merito: “Io non sono l’autore delle grandi cose che voi vedete: è il Signore, è Maria SS. che degnarono di servirsi di un povero prete per compiere tali opere. Di mio non ci ho messo nulla. È Maria che si è costruita la sua casa. Ogni pietra, ogni ornamento segnala una grazia”.

All’interno della Basilica troneggia un’imponente scritta: Hic Domus mea, inde gloria mea – Qui la mia casa, di qui la mia gloria”. Come ha dichiarato don Ángel Fernàndez Artime, Rettor Maggiore, durante l’omelia dell’8 agosto 2015 in occasione del VII Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice: Dalla sua casa Maria Ausiliatrice e Madre della Chiesa vuol fare lievitare gli affetti della Chiesa e della Famiglia Salesiana su nuove profondità e verso più ampi orizzonti. (…) L’erezione del tempio di Maria Ausiliatrice a Valdocco ha nella tradizione della Famiglia Salesiana un’importanza eccezionale: proclama la certezza dell’intervento materno dell’Ausiliatrice («Maria si è costruita questa casa»), si costituisce in “luogo privilegiato” di un messaggio spirituale e apostolico, come cuore del patrimonio spirituale del Fondatore, e diviene centro di coesione e di diffusione universale («Qui è la mia casa, di qui la mia gloria»)”.

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