“Il futuro è la nostra missione” era il messaggio dell’edizione del Concerto di Natale in Vaticano 2024, un concerto solidale a sostegno di due progetti fondamentali: la tutela dei diritti delle giovani di Lagos, in Nigeria, attraverso la realizzazione di un rifugio a loro dedicato, e la ristrutturazione del Centro giovanile Savio Center di Lviv in Ucraina, per ampliare gli spazi e rafforzare l’offerta formativa. A un anno dal grande evento vogliamo raccontarvi i progressi progettuali in queste due opere salesiane.
Un anno di cambiamenti al Savio Center
Grazie al vostro generoso aiuto, al Savio Center della Parrocchia Porrosa, un luogo sicuro dove bambini e ragazzi possono ritrovare serenità, lontano dalla paura costante della guerra, i missionari sono riusciti a coinvolgere 305 bambini tra i 4 e i 14 anni in attività extrascolastiche. È stata ampliata l’offerta educativa da 10 a 13 percorsi formativi (tra le nuove attività attivate figurano tennis, scacchi, teatro, disegno, lingue, pianoforte, cucina e giornalismo) e, oltre alle proposte educative, i salesiani hanno migliorato le infrastrutture del Centro, sostituendo i banchi e rinnovando la rete idraulica del riscaldamento, per garantire ambienti più adeguati ad affrontare il rigido inverno ucraino.
I giovani che frequentano il Savio Center provengono da contesti sociali diversi, spesso segnati da difficoltà economiche. I genitori, pur desiderando opportunità educative di qualità per i propri figli, dispongono di risorse finanziarie e di tempo limitate. In questo scenario, il Centro rappresenta una risposta concreta e accessibile: il coinvolgimento dei ragazzi nelle attività contribuisce a ridurre fenomeni di criminalità e abuso di sostanze, offrendo loro la possibilità di crescere in un ambiente protetto. Le attività di gruppo hanno favorito il lavoro di squadra, la comunicazione e l’ascolto reciproco, accompagnando i bambini in un percorso di crescita più equilibrato e consapevole.
Il Savio Center ha generato e genera inoltre un impatto positivo sull’intera comunità locale: le attività contribuiscono a formare una comunità giovanile viva e partecipe, capace di diventare agente di cambiamento all’interno della parrocchia e del quartiere. Questi risultati sono la prova concreta di come, anche in un contesto segnato dalla guerra, investire nell’educazione significhi costruire futuro, dignità e speranza.
Un nuovo rifugio per le ragazze di Lagos
L’accoglienza e l’accompagnamento di giovani fragili sono due temi al centro del progetto a sostegno del Centro di Protezione dell’Infanzia (CPC) Bosco Home di Lagos, una città in cui oltre 100.000 bambini e bambine vivono per strada a causa di violenza domestica, abusi, disgregazione familiare e malnutrizione.
I missionari raggiungevano le giovani per strada senza poter contare su una struttura adeguata ad accoglierle, a differenza del centro per ragazzi, ma grazie al vostro aiuto, la situazione è cambiata: i salesiani hanno potuto ristrutturare e attrezzare il nuovo rifugio, uno spazio sicuro che ha già ospitato 40 giovani ragazze e bambine. Sono state accolte, garantiti loro pasti, cure mediche, abbigliamento, percorsi di psicoterapia e di istruzione attraverso l’istruzione formale e la formazione professionale (tecnica e sartoria).
In questa nuova preziosa Casa sono stati installati pannelli solari e un generatore per garantire un approvvigionamento elettrico costante, oltre a nuovi dormitori, servizi igienici, una cucina e degli spazi dedicati alla didattica.
I Figli di Don Bosco di Lagos sono inoltre riusciti a portare avanti l’assistenza notturna, raggiungendo ragazze e bambine che vivono e dormono nelle zone di Legger, Oshodi, Mushin, Ojuelegba, fornendo loro cibo e primo soccorso, supporto psicosociale per costruire una prima relazione di fiducia e una prima segnalazione di casi critici per l’ammissione al rifugio o l’intervento sanitario.
La squadra del Don Bosco Child Protection ha organizzato campagne di sensibilizzazione nelle scuole primarie e secondarie per promuovere la sicurezza, prevenire gli abusi e rafforzare i canali di segnalazione all’interno delle strutture scolastiche. Sono state utilizzate sessioni interattive, giochi di ruolo e materiali visivi per rendere gli argomenti adatti ai bambini. Gli insegnanti sono stati inoltre informati sui segnali di allarme precoci e sul ruolo delle scuole nella tutela dei bambini.
Grazie di cuore per il vostro aiuto fondamentale per questi due progetti al fianco dei giovani più vulnerabili!
