Allievo di una scuola salesiana in Rep. Dem. del Congo

Costruire la scuola è costruire il futuro dei bambini più fragili

Allievo di una scuola salesiana in Rep. Dem. del Congo

Costruire la scuola è costruire il futuro dei bambini più fragili

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Una città mineraria e il suo contesto scolastico

Tshikapa è la seconda città della provincia congolese del Kasai e anche il suo centro economico. La città ha acquisito importanza nel XX secolo grazie allo sfruttamento delle miniere di diamanti che rimangono ancora oggi un’importante fonte di reddito. Con il fallimento e la successiva recente timida ripresa dell’unica compagnia mineraria esistente in loco, l’attività estrattiva è continuata e continua perlopiù a livello informale, con gravi rischi per la salute e la vita dei minatori, che lavorano senza alcun supporto tecnologico o strumenti di protezione. L’inevitabile conseguenza è l’elevato numero di decessi tra i lavoratori, spesso minorenni. Più dei due terzi degli abitanti vive al di sotto della soglia di povertà nazionale a causa della carenza di acqua, cibo, assenza di servizi sanitari sufficienti, mancanza di un sistema di istruzione basilare. Anche l’infrastruttura pubblica è estremamente carente.

Il tasso di alfabetizzazione raggiunge solo il 47%, le infrastrutture scolastiche sono inadeguate e la qualità dell’istruzione è scarsa.  La maggior parte delle scuole della città sono costruite con fango e tetti di paglia e gli alunni usano taniche da 5 litri, legno e pietre come banchi.
Gli insegnanti non ricevono compensi adeguati e questo spesso li spinge a cercare altri lavori. La conseguenza è la chiusura di intere classi e l’accorpamento di più sezioni, arrivando ad avere classi anche con più di 100 alunni. Le scuole primarie sono concentrate nel centro cittadino, di conseguenza i bambini della periferia sono costretti a percorrere 5 km a piedi per andare e altrettanti per tornare, con tutti i rischi connessi.
Molti ragazzi abbandonano prematuramente la scuola per dedicarsi all’attività di estrazione di diamanti, al fine di aiutare le loro famiglie a sopravvivere. Sono soprattutto ragazze tra i 12 e i 14 anni ad essere sfruttate per trasportare la sabbia diamantata e purtroppo alcune finiscono per cadere anche nelle maglie dello sfruttamento sessuale.

Una scuola nuova e attrezzata

I missionari sono presenti dal 2013 nella periferia della città con una scuola di formazione professionale ed hanno recentemente avviato la realizzazione di una seconda. Purtroppo in questi quartieri periferici non esistono scuole materne o elementari e per questo è sorta l’urgenza di avviare anche la costruzione di una scuola primaria. I salesiani si sono resi conto che molti bambini tra i 6 e i 13 anni della periferia non frequentano la scuola. Alcuni rimangono a casa per aiutare la famiglia nelle faccende domestiche, altri si recano quotidianamente alle cave di diamanti per vendere manioca, arachidi o per lavorare all’estrazione artigianale dei diamanti.
Per questo motivo i missionari vogliono partire prima possibile con il progetto di realizzazione di una scuola primaria composta di 6 aule. La scuola sarà costituita da un edificio rettangolare di 259,20 mq, con 6 aule, ognuna di 43,20 mq e i servizi sanitari composti da 10 toilette in tutto di cui 4 per i bambini, 4 per le bambine e 2 toilette per gli insegnanti, oltre agli uffici per la direzione e una sala per il corpo insegnanti. I principali destinatari del progetto saranno 300 bambini e bambine dai 6 ai 13 anni di Tshikapa e dai dintorni rurali della città. Attraverso un contributo solidale di 35, 75, 160 € puoi dare un impulso decisivo a questo grande progetto!

Codice Progetto 26373

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